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Renzusconi, l’inciucio e gli argomenti ribaltabili

Nel mio ostinato e militante adalemismo – né dalemiana né anti, come spiegavo qui – di una cosa non mi capacito, nell’assistere alle crisi di nervi variamente intense che le interviste di D’Alema provocano: dell’assoluta inconsapevolezza della ribaltabilità di un certo argomentare.

Insomma, D’Alema non dovrebbe osare parlare di Renzusconi e criticare i patti tra Silvio e Matteo, perché lui è l’uomo dell’inciucio e della Bicamerale. Benissimo. Invece voi, ricapitoliamo: voi grondate indignazione da vent’anni per una crostata a casa di Gianni Letta che produsse un patto con Berlusconi sulle riforme istituzionali, poi saltato, raccontato da subito per filo e per segno dai giornali, tradotto in emendamenti la mattina dopo in una commissione bicamerale, stipulato alla presenza di tutti i principali leader politici dell’epoca. E mo’ vi piace Renzi. Boh.

De Gregori, guarda che non sono io

“Europa” mi ha chiesto un articolo “da fan” sull’intervista di De Gregori al Corriere. Lo potete leggere anche qui 

Guarda che non sono io, Francesco, la sinistra di cui ti sei stufato. Guarda che io di quello che hai detto al Corriere non c’è praticamente niente che non condivido. Non c’entra che tu sei probabilmente l’ultimo leader della sinistra, uno che se fa un’intervista se ne parla per un giorno intero, e ricordando quel che disse quell’altra volta nel 2007 che fece un’intervista, roba che ormai D’Alema e Veltroni se lo sognano. Non c’entra nemmeno che tu sia il sessantenne più figo del mondo, né che ci sei rimasto ormai quasi solo tu, a essere uno di cui noi ragazze pensiamo “che posso farci se mi fai sognare”. Non c’entra che sia un mondo talmente di pazzi che ormai quando tu dici o fai qualcosa mi chiamano i colleghi e mi scrivono i lettori del blog per chiedermi un commento (potresti anche avvisarmi eh, che ieri avevo degli impegni e alle nove già avevo il cellulare mezzo scarico). E se anche tu ci hai magistralmente rotto il gioco spiegandoci, come sempre peraltro avevamo sospettato, che appunto se crediamo di conoscerti non è un problema tuo, sappi che non ti libererai di noi neanche questa volta. Noi tuoi fans di sinistra. Noi che non ci voti più. Continua a leggere