Comunicazione Pd, la grillizzazione è completa. Autocitazioni varie e qualche altra domanda

Diversi colleghi nonché, a loro spese (e mi dispiace), parecchi militanti del Pd stanno prendendo dolorosamente atto che ormai la comunicazione del Pd non si distingue praticamente più da quella grillina: né nelle forme né nei contenuti, e nemmeno nel disinvolto ricorso alle tanto esecrate fake news. Perfino la mitica app Bob, la risposta renziankennedyana alla piattaforma grillina (e ti pareva) Rousseau, non è immune a quanto pare dal contagio.

Pone in particolare parecchie questioni e domande giuste Cristina Cucciniello in questo post sul sito dell’Espresso. Cristina fa risalire le origini della mutazione all’inizio della campagna congressuale: temo però che si debba scendere più in profondità. La grillizzazione del Partito democratico ha origini ben più lontane. Su questo blog ne abbiamo già parlato in tempi non sospetti, qui e qui.

Che adesso in tanti si accorgano del fenomeno, dal momento che esso ha ormai assunto la consistenza della mitica mucca nel corridoio, è indubbiamente una soddisfazione. Che se ne accorgano nel Pd, addirittura commuove. Spero che la questione venga approfondita perché è davvero interessante e dice molto su dove va la politica.

Per parte mia, oltre alle letture che ho segnalato, consigliandole, in questo breve post, e alle scuse per le autocitazioni, ho poco da aggiungere. Salvo una telegrafica notazione: ha ragione Cristina Cucciniello a chiedere trasparenza. Dovremmo farlo tutti, per ragioni politiche e non solo. Possono grillizzare il Pd quanto vogliono se pensano che gli convenga. Ma chiunque siano i misteriosi professionisti responsabili di questa discutibile comunicazione – ufficiale e non ufficiale – per il Pd, o più correttamente per Matteo Renzi, spero che siano contrattualizzati e retribuiti da Matteo Renzi e dal Pd. Sarebbe molto grave se non fosse così, e non voglio aggiungere altro.

 

aggiornamento: a leggere attentamente tra le righe dei giornali, a tre giorni dallo scoppio delle polemiche sulla card con Totti e la fake news sulla Raggi, pare assodato che la cosiddetta comunicazione unofficial di Renzi è in realtà totalmente official, cioè avviene sotto il diretto controllo di Renzi e del suo staff. Nessuna risposta in compenso alle domande sulla trasparenza e sulle responsabilità che tali polemiche hanno ispirato, anche all’interno del Pd e nello stesso mondo renziano. Sono state dette insomma altre bugie conclamate che non indignano nessuno, sulle cui motivazioni già più nessuno indaga e di cui nessuno paga pegno. E’ un paese così.
Quanto alla comunicazione di Renzi, per me possono benissimo continuare così fino al giorno del voto. Anzi, lo spero. E’ altro che mi preoccupa. 

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