Repubblica e il plebiscito

“In altri tempi queste spinte al plebiscito fuori dal parlamento avrebbero incontrato la feroce opposizione della sinistra cattolica e degli ex comunisti all’interno del Pd. Ma i tempi sono cambiati, e molti pensano a recuperare un posto in lista per tornare in parlamento”.
Così, duro, Stefano Folli bacchetta su Repubblica gli imbelli della minoranza Pd, e anche gli imbelli passati in maggioranza. Parole sacrosante, che condivido. Tant’è vero che io, che Renzi voleva il plebiscito, l’avevo già scritto qui quando ancora vigeva il Patto, e qualcuno dei miei amici nel Pd mi aveva anche un po’ rimproverato di essere la solita esagerata. Che volete, sono della sinistra cattolica. E soprattutto non ho posti né da perdere né da recuperare.
Ma Repubblica, mi chiedo. “In altri tempi”, che avrebbe detto Repubblica? Avrebbe bacchettato chi non si oppone al plebiscito, o avrebbe bacchettato chi vi ricorre umiliando il parlamento? Avrebbe messo in campo la sua forza, avrebbe sollevato l’opinione pubblica, avrebbe agito per fermare la deriva? Sono cambiati i tempi per Repubblica? Avrà mica anche lei qualche posto da recuperare? Lo chiederei volentieri a Stefano Folli, ma lui stava al Sole 24 ore.

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