Intanto che vi trastullate con gli stipendi e gli scontrini

In bocca al lupo per questi prossimi due giorni di alto dibattito su: assenze, scontrini, io prendo qui, io taglio là, gnegnegne, dimezzati questo, raddoppiati l’altro e insomma tutta la bella sbornia demagogica alla quale cercherò di non partecipare.
Ribadisco fin d’ora che io sono per parlamentari bravi, competenti, rappresentativi, non ricattabili e ben pagati e per una democrazia libera e pluralista, dove la libertà e il pluralismo siano garantiti anche da uno stato che si assume la sua responsabilità di erogare soldi e controllare come si spendono.
Vi faccio presente infine che intanto che conteggiate quanto risparmieremmo tagliando le diarie o registrando le presenze o facendo timbrare il cartellino ai deputati (che figata, dai, facciamolo!) e vi trastullate con queste ed altre armi di distrazione di massa, abbiamo ricevuto una letterina dall’Europa che dice non tanto che non siamo abbastanza austeri (come fanno a volte, si sa, quei cattivoni), ma che abbiamo provato a fare una manovra senza coperture. Cioè, tecnicamente a imbrogliare. Come facevano quei governi che per un po’ di consenso a breve termine si giocavano il futuro dell’Italia e dei giovani. O come si dice adesso, il futhuro.

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