Accecati a chi. (Sulla polemica di Lotti con D’Alema)

Ho provato a scrivere un post più organico, ma non ci riesco. Dico solo una cosa, e la dico da elettrice del Pd, non dalemiana, e da persona che avrebbe molti argomenti personali da usare in pubblico, e non li usa. Sì, perché contrariamente a quello che potete pensare io non scrivo tutto quello che mi viene in mente, c’è ogni giorno un’enormità di cose che mi passano per la testa e non metto sui social: per rispetto di me stessa, prima di tutto.
Dico questo, dunque: che da Palazzo Chigi e da chi fa parte della classe dirigente di un paese e di un partito esca una dichiarazione come quello di Luca Lotti su Massimo D’Alema è uno schifo. Per la forma e per il contenuto: uno schifo. Non metto neanche il link, mi fa troppo schifo. Mi chiedo quanto male vogliamo fare a noi stessi, al nostro partito e alla politica, e quante macerie vogliamo lasciarci alle spalle, e perché nessuno si adoperi per fermare questa perdita dei freni inibitori e per contrastare quello che rivela.

5 Responses to Accecati a chi. (Sulla polemica di Lotti con D’Alema)

  1. Bastiano B. Bucci

    Io invece penso che sempre alle parole corrisponde qualcosa di più serio quando si attaccano le persone sul piano personale si attaccano la democrazia ed il rispetto civile, e che questo corrisponde ad un modo di far politica, lo stesso che ritiene che per vincere si possa usare qualsiasi strumento e che tutto ciò che non è proibito espressamente sia lecito.
    Come il decidere di stravolgere (che il termine non è riformare) la Costituzione con un Parlamento senza alcuna legittimazione e che la sentenza della Consulta adombra essere in regime di prorogatio.
    Questa mi pare la cifra di chi ha governato per conto terzi in questi ultimi anni: non so se è già stato detto, ma penso che la democrazia sia il regime in cui i fini non giustificano mai i mezzi.

  2. Giusto . E’ proprio quello che penso. Nessuno vieta le critiche politiche , anzi dovrebbero essercene di più , ma critiche nel merito dell’azione politica e non offese personali. Quella dell’offesa personale è la cifra che appartiene a Grillo ed allo stile Renziano , a partire dal “Fassina chi?”

  3. Maria Elisabetta De Gaudentis

    Oltretutto lotti ha detto il falso. I soldi a genova dati nel 2015 dal governo Renzi sono su un progetto della giunta Burlando del 2010/2015, mwntre i governi D’Alema risalgono al 210ttobre 1998/20 aprile 2000, quando la Liguria da Mori (centrosinistra) passò a Biasotti(centrodestra). Come si potevano dare soldi a progetti che manco esistevano?

  4. nonunacosaseria

    io stenderei un velo pietoso sia sulle esternazioni dalemiane sia su quelle lottiane.
    io stenderei poi un velo pietoso sulla frase “rottameremo innanzitutto le correnti”.
    infine, stenderei un velo pietoso sul PD. anzi, no: quello l’ho già steso (è che gli va di lusso che l’opposizione si chiama grillo, salvini, berlusconi e quella parte di sinistra sempre avvitata sui suoi errori e limiti).

    • caro Non, per me si può anche andare stendere un pietoso velo su tutte le esternazioni. ma c’è differenza tra una critica politica, anche aspra e sgradevole o magari infondata, e gli attacchi personali. quindi userei due veli diversi, quantomeno.
      perché questa abitudine di rispondere alle critiche politiche con gli attacchi personali io non la sopporto più.

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