Perché non vuoi Verdini, ovvero: e adesso, pubblicità

Ho conosciuto un ragazzo che lavora nella pubblicità. Dice che quindici anni fa, appena laureato, ha fatto una selezione come creativo ed è arrivato primo, su diverse centinaia. Dice che da allora si è divertito un sacco, ed è pure un bel posto penso, pagato bene. Però non ne può più. Vuole, vorrebbe, andarsene. Dice che il pubblico italiano è cambiato, anzi ve la dico tutta: che è regredito. Che non è più in grado di capire un messaggio un pochino più sofisticato di “compra questo, è buono”, oppure “prendi quello, conviene”. Niente ironia, doppi sensi, suggestioni: sono cose inutili, anzi danno fastidio, spiazzano. Niente messaggi complessi o almeno un pochino sofisticati. Niente creatività. Sennò la gente si confonde, non capisce. “Prendi questo”. “Accattatevillo”, avrebbe almeno detto anni fa Sofia Loren con un bel po’ di malizia, fascino e (auto)ironia: spot audaci a guardarli oggi, cose che non si fanno più.

Ho pensato alle pubblicità di adesso, e in effetti. Quelle dei telefonini, con vip sempre più pop che fanno cose sempre più sceme o tornano direttamente bambini, tecnicamente parlando dei rimbambiti (ah, l’etimologia). Quella dell’attore in disarmo che mangia il tonno: “Uh, buono!”. Ecco: “Buono”! Insomma, il discorso del pubblico regredito e non più in grado di recepire messaggi complessi mi tornava. E senza pensarci troppo, gli ho detto d’istinto: “Sì, come in politica”. Provate a fare un ragionamento, di politica, con qualcuno per strada o su un social. Roba semplice eh, mica un discorso di Moro (ma Moro li faceva i comizi, e la gente capiva eh?). Non so, provate a contestare l’affermazione “taglierò tutte le tasse in tre anni”, o almeno provate a obiettare “e come pensi di fare a far diventare l’Italia l’unico paese al mondo senza tasse, scusa?”. Oppure provate a rispondere ai millemila che, probabilmente convinti di essere arguti e originali, ti dicono “perché non vuoi Verdini in maggioranza, Verdini non ti faceva schifo quando ha votato la fiducia al governo Letta” che: 1) a quello che ti sta facendo l’obiezione il governo di larghe intese piaceva (statisticamente) molto più che a te, che avevi cercato fino all’ultimo di aiutare chi voleva fare tutta un’altra cosa mentre loro lo spernacchiavano perché “perdeva tempo”; 2) un conto è fare un governo di larghe intese, che può al limite rendersi necessario, un altro è auspicare un’operazione trasformista con la parte probabilmente peggiore dello schieramento a te avverso pur di zittire qualunque dissenso nel tuo partito; 3) Letta, mesi prima che lo cacciassero, aveva reso autonoma la sua maggioranza da Verdini e da Forza Italia.

Siete in affanno? No? Bravi. Ma purtroppo la maggior parte degli utenti di internet (o del bar sotto casa) non capisce queste cose nemmeno se gliele spieghi col disegnino, o meglio non gli interessano, anche se le legge non le ascolta, perché ha già deciso per chi  tifare, e non importa se quell’utente era uno che avrebbe impiccato Bersani perché una volta in una foto aveva un braccio sulla spalla di Alfano, chi se ne frega ora Verdini va bene perché sì, punto, e per ragioni che con Verdini non c’entrano assolutamente nulla. E i pubblicitari si adeguano a un pubblico che ragiona così, oppure cambiano mestiere, se ci riescono. E i politici? Lo stesso, parlano come al bar o come in una pubblicità. Anche se è la costituzione, anche se è il nostro futuro, anche se sono i tagli alla sanità o il ruolo dell’Italia nel mondo. Fateci caso: “Prendi questo, buono”. “Uh, buono!”.

Ps: io so anche di chi è la colpa, se il pubblico è regredito, perché io non ho buona memoria quasi per niente, tranne che per alcune cose. E voi?

3 Responses to Perché non vuoi Verdini, ovvero: e adesso, pubblicità

  1. Bellissimo pezzo. Complimenti veramente

  2. Cara Ceccarelli

    Dagli anni 80 in poi B.ha rincretinito via TV gli italiani ignari dei suoi messaggi subliminali atti a preparare cervelli pronti a votarlo,sostenerlo e a difenderlo dagli attacchi e dai magistrati cattivoni.
    Oggi il nostro R. raccoglie i suoi frutti ed usa la stessa tattica manipolatoria volendo convincere la gente che lui è di sinistra,quindi non importa ciò che fa,l’importante è che gli riesca il giochino delle 3 carte.
    Bisognerebbe ricominciare a far sentire cose di sinistra ma gli sta riuscendo purtroppo anche il giochino per cui “loro hanno perso e vogliono solo vendicarsi di me” E allora bisogna svegliarsi e risvegliare cervelli a sopiti da troppo tempo.

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