Vi ho già parlato di questa canzone. E insieme vi ho parlato anche di Simone Piccione, naturalmente. Adesso vi metto il link, tranquilli. Prima volevo dirvi che sono stata a vedere Il nome del figlio, di Francesca Archibugi, e ho capito che allora non eravamo solo noi quelli che l’importante è non arrivarci in fila.
Che grande testo, lo cito sempre, di solito a vanvera; ma anche che grande canzone. Una canzone che viene fuori alla distanza, del resto se la intitoli Telefonami tra vent’anni è perché ti aspetti che dopo vent’anni cominci a succedere qualcosa. E infatti succede. Ci tenevo a dirvelo, a ripetervelo. Andatelo a vedere questo film.
E poi (o prima, oppure anche tra vent’anni) (ri)leggetevi questo vecchio post.
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Cara @lageloni è sempre un piacere leggere le cose che scrivi,perché si può essere o meno d’accordo con te,pensarla diversamente da te,ma non si può non apprezzare la tua autenticità.Che poi forse è la cosa che più disturba i tuoi detrattori.
Grazie per il consiglio sul film.
Ciao. Carla Ceccarelli
Ma grazie!