Cari intellettuali, bisogna saper scegliere in tempo però

(questo post è uscito su Huffington post Italia)

Non ha pietà Pigi Battista sul Corriere di oggi, e un po’ ha ragione però, a sfottere gli intellettuali del “firmamento”: professori, cantanti, scrittori, opinionisti sempre con l’appello in canna, alle prese con l’imbarazzo di aver firmato nel marzo scorso accorati richiami alla responsabilità di governo indirizzati allo stesso Beppe Grillo che oggi si trovano a dover accusare di sessismo, eversione e altra barbarie.

Ognuno si difende come può. La maggior parte si scorda o’ passato e intinge la penna nell’usato calamaio dell’indignazione, Barbara Spinelli invoca la libertà di pensiero critico, Remo Bodei, sul Corriere di oggi, nasconde la trave della propria umiliazione dietro il comodo schermo dell’umiliazione di Bersani: insomma, è la filosofia del filosofo, non sono quelli “del firmamento” ad aver preso la cantonata, ma è stata “la delegazione del Pd” (no professore, quello era il presidente del consiglio incaricato che faceva la consultazioni) ad aver “tirato troppo la corda” durante lo streaming coi 5 stelle, quando avvertiva gli stessi grillini su cosa avrebbe comportato rifiutarsi di mettere in gioco il consenso elettorale ricevuto nel tentativo di formare un governo ottemperando al mandato del presidente della repubblica.

E però il punto è proprio questo. (continua qui)

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