Breve saggio sul nonhocapitismo

Definizione: dicesi nonhocapitismo una tecnica in gran voga nel mondo della politica e della rete. Tale tecnica consiste nell’imbastire polemiche sulla base non di una affermazione ma di una domanda o serie di domande, formulate in modo aggressivo, o più spesso astutamente remissivo. Nonhocapito perché Tizio ha detto questa cosa, scrive il nonhocapitista anziché semplicemente dichiarare di non essere d’accordo con Tizio e spiegare perché. Nonhocapito chi paga il tal evento, aggiunge invece di far la fatica di spiegare che dubita fortemente della trasparenza degli organizzatori, correndo oltretutto meno rischi di querela. Nonhocapito il senso di quello che sta facendo Sempronio, spiega preoccupato, facendo intendere che lui, al posto di Sempronio, farebbe tutt’altro.
Il nonhocapitismo, per alcuni, è un’arte. E’ una tecnica molto versatile, se si è bravi può essere utilizzata con pochissima fatica per fare sembrare chiunque un idiota. Bastano tre righe, un pensierino tipo prima elementare scritto mentre bevi il caffè e sfogli i giornali. Basta un tweet, o poco più. Nonhocapito perché Caio dice che. Oppure, variazione per nonhocapitisti abili: Sehocapitobene Caio dice che. Ebbene, se il nonhocapitista è bravo, Caio ti sembrerà definitivamente un deficiente, e non si potrà nemmeno arrabbiare: chi gli ha detto niente? Chi gli ha chiesto niente? Sehocapito: era solo un’ipotesi. Nonhocapito: era una professione di umiltà.
Da notare che il nonhocapitista ha sempre tutti i mezzi per capire, o per informarsi se non ha capito. Di solito è un blogger di successo, un giornalista di una grande testata, un dirigente politico. L’agendina del nonhocapitista contiene dunque tutti i numeri necessari a fare la telefonata che gli chiarirebbe in un batter d’occhio quello che non ha capito. Per non parlare del suo ipad, che gli consentirebbe una rapida connessione a google, nonché del suo accesso alle più qualificate rassegne stampa. Ma chi glielo fa fare, al nonhocapitista, di alzare il telefono o mettersi a cercare, quando può fare una figura molto migliore dichiarando che non ha capito?
E qui però casca l’asino. Perché appena i nonhocapitisti vedono in giro qualcosa di minimamente noncapibile, ci si fiondano sopra digitando: nonhocapito! I nonhocapitisti sono precipitosi, alcuni studiosi del nonhocapitismo sospettano addirittura che alle volte non capiscano davvero. E’ il loro punto debole. Perché quando vengono smascherati – tipo uno gli dice scusa, ma se nonavevicapito perché non mi hai bussato, visto che la mia porta è accanto alla tua? ma come fai a nonavercapito visto che la spiegazione sta sulla prima pagina del giornale? ma che nonhaicapito, visto che c’eri quando abbiamo deciso? – ecco, allora i nonhocapitisti mica possono dire, come farebbe chiunque: “ah scusate, non avevo capito”, e chiudere l’incidente. Sono così costretti a ricorrere a tecniche elaborate e faticose, del tipo:
– approccio aggressivo: siete voi che non vi sapete spiegare;
– approccio generoso: ho detto che nonhocapito perché volevo spingervi a chiarire;
– cambio di discorso: nonavevocapito questo, ma in realtà nonhocapito neanche quello;
– arma-fine-di-mondo: e comunque voi non sapete usare la rete.
Ah. Noi, eh?

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