Sono in vacanza

Pur non facendo parte in senso stretto della “casta”, ma essendo a tutti gli effetti temporaneamente un “costo della politica”, sento di dovervi quanto segue: sono in vacanza. Resterò una quindicina dei giorni dai miei, nella mia città natale, e andrò al mare auspicabilmente tutti i giorni. Tranne la prossima settimana, in cui Youdem riposa, seguirò il lavoro della redazione grazie a computer e telefonino, ovviamente sempre acceso per le esigenze dei colleghi. Prima di adesso, quest’estate, sono stata al mare altri due week end, sempre ospite dei miei genitori, e in un altro fine settimana mi sono fermata in un albergo sulla spiaggia (a mie spese) per due notti a Senigallia, dopo che avevo partecipato a un’iniziativa alla festa democratica. Non mi lamento eh, ma non mi pare neanche di esagerare.

Dico questo per via del fatto delle vacanze dei politici, lo scandalo denunciato dai giornali. Lavoro in un partito, ma non mi pare di conoscere gente che se la spassa per tutta l’estate. Conosco diversi politici, ma che io sappia non fanno una vita poi così diversa dalla mia. Ieri alcuni erano ancora nel loro ufficio, li ho visti e posso fare i nomi a richiesta. A Youdem abbiamo parlato un po’ di quegli articoli, abbiamo fatto un po’ di telefonate e poi, anche grazie al blog nonunacosaseria, Alessandra Dell’Olmo ha realizzato questo video, dove ci sono un po’ di informazioni – e di paragoni – sulle famose vacanze dei politici e sulla loro durata. http://www.youdem.tv/doc/241092/camera-e-senato-vacanze-a-met.htm

Non la voglio fare troppo lunga e pesante, che fa caldo. E so bene che c’è chi in vacanza non ci può andare per niente, specialmente quest’anno. Ma un titolo come quello della Stampa, che si vede nel video, un titolo che a proposito di vacanze dice “i politici si fanno la mesata”, non mi esce dalla testa da ieri. (LA MESATA? MA COME PARLI? LE PAROLE SONO IMPORTANTI! CHI PARLA MALE, PENSA MALE!) Ho pensato che è impossibile che il mio amico Mario Calabresi, direttore di quel giornale, abbia fatto passare un titolo così inutilmente sbracato, brutto, diseducativo, offensivo. Mi sono chiesta che giornalismo sia, che modo di informare, cosa voglia ottenere, che clima voglia creare. Poi però mi sono rassicurata. Ho pensato: “Mario sarà sicuramente in ferie”.

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