Non ce la può fare: perché Renzi non sarà mai il segretario del Pd

“La segreteria sarà ridotta – annuncia Renzi – Così com’è oggi non serve a niente. Perché devo avere il responsabile dell’agricoltura quando ho il ministro dell’agricoltura?”
(già, e però in effetti perché devi avere una segreteria quando hai il consiglio dei ministri?)
“Si parte da qui e si passa per la Leopolda. Si è anche discusso se nel luogo simbolo del renzismo potesse per la prima volta comparire il logo del Partito democratico, creare cioè un collegamento diretto tra il segretario e il Pd, che restituisse l’immagine non di un distacco ma di una simbiosi. Alla fine si è deciso di no”.
(no ma quale collegamento per carità. si è deciso di no)
(da Repubblica di oggi, “Dalla segreteria ai circoli Renzi vuole il nuovo Pd È la missione del 2016”. Di Goffredo De Marchis)

3 Responses to Non ce la può fare: perché Renzi non sarà mai il segretario del Pd

  1. Gentile compagna, la tattica di aspettare seduto sulla riva del fiume che passi il cadavere del nemico è poco, poco probabile che funzioni. Gli iscritti e gli elettori in libera uscita da quello che una volta era il PD difficilmente torneranno sui propri passi, ma si disperderanno: parte si asterrà dal voto, parte voterà per Grillo, parte per Sinistra Italiana, parte per Rifondazione, parte per Salvini, parte…… .E non ci sarà nessuno che avrà il coraggio di assumersi la responsabilità di una della più bravi sconfitte storiche della sinistra. Con simpatia, Gennaro.

  2. nonunacosaseria

    …e comunque (mi scuso per l’invadenza) il passaggio più interessante – ammesso che sia vero: parrebbe un retroscena – è quando dice che in vista delle amministrative e del referendum LUI ha bisogno di un partito più organizzato.
    ossia, il partito non deve essere più organizzato perché è giusto che sia più organizzato o perché le persone devono avere dei luoghi o cos’altro. no, deve essere più organizzato per vincere qualcosa.
    si torna a un concetto di cui si è già detto in passato. la vittoria non è lo STRUMENTO grazie al quale un partito prova a realizzare gli ideali e le politiche in cui crede; la vittoria è il FINE del partito.
    questa deriva mi deprime assai e mi fa pentire di quella volta che, nel 2007, alzai la manina al congresso per dire “i DS devono morire e deve nascere il PD”

  3. nonunacosaseria

    il PD attuale è una via di mezzo tra un comitato elettorale e un comitato d’affari.

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