Fassina confonde Bersani con Guerini, oppure fa finta

Sinistra italiana è piena di miei amici, e sono contenta che ci fosse tanta gente oggi al Quirino. Io penso che la questione se uscire dal Pd o no vada un po’ relativizzata. Penso che il partito che nasce e la minoranza Pd avranno bisogno l’uno dell’altra. Avranno più forza se entrambi saranno più forti. Penso anche che alla fine ci si ritroverà. Penso che al Quirino ci fossero molti che vogliono capire, insieme ai tanti convinti ad aderire. Penso che molti di noi non sappiano ancora come voteranno la prossima primavera, figuriamoci nel 2018. Per cui davvero penso che questa vicenda vada gestita con molta intelligenza e apertura mentale, e ho fiducia che così sarà.

Tuttavia so anche bene che un passo come quello di uscire da un partito e fondarne un altro non è privo di conseguenze. Che c’è un bacino elettorale che diventa oggetto del contendere. Che il più simile a te diventa il tuo concorrente. Penso quindi che bisogna essere uomini di mondo e ricordarsi di aver fatto il militare a Cuneo, perché in politica si prendono e si danno, come mi disse una volta un saggio dirigente dei Ds che avevamo sbertucciato sul giornale della Margherita. Capiterà, amen.

Proprio per questo voglio dire una cosa (avevate capito che era una premessa no?). Io capisco che bisogna andare sui giornali. Capisco che bisogna prendere gli applausi. Ma c’è proprio bisogno di cercare l’applauso e il titolo dicendo una bugia riguardo a qualcuno verso cui bisognerebbe avere molti scrupoli nel mancare di rispetto? Non ce ne sono già abbastanza di bugie e di ingenerosità in giro in questa politica avvelenata? C’è proprio bisogno di ricorrere a questi mezzi anche tra di noi? Sì, ho detto noi. Volutamente.

Per questo dico a Stefano Fassina: Bersani non vi ha lanciato un’accusa volgare e banale come “uscendo dal Pd fate il gioco della destra”. Non lo ha detto al tempo delle elezioni in Liguria e non lo ha detto oggi. Bersani ha detto che il Pd fa il gioco della destra, se abbandona la sua identità di partito di sinistra e lascia andare persone come voi; ha detto poi che la pensa come voi su cosa serve all’Italia ma che dubita che riusciate a realizzarlo dando per perso alla causa il Partito democratico. Bersani non è Renzi, anche se resta nel Pd. E non è nemmeno Guerini. E io penso che lo dovresti sapere, e che oltretutto ti convenga ricordartelo. In bocca al lupo.

4 Responses to Fassina confonde Bersani con Guerini, oppure fa finta

  1. Fausto Anderlini

    E comunque sappilo: io lotterò strenuamente perchè sta ‘Sinistra Italiana’ sia un partito che guarda alla Chiara Geloni. Tuo devoto ammiratore ero e tale resterò. Sino alla fine del film. E anche dopo.

  2. Penso che, in momenti importanti e delicati come questo, andrebbe frenata, accantonata e messa a tacere la rabbia per far posto alla serietà e alla correttezza, che discendono dalla serena consapevolezza di rispondere ad un bisogno collettivo del quale si è pronti a farsi carico. E certo di una cosa non abbiamo bisogno a sinistra: della rabbia contro chi è dei nostri anche, se decide di lottare in altro modo ed in altro luogo. Il rispetto e la stima che ho per Bersani mi hanno allontanata, per ora, da Fassina. Ed ora mi sento più confusa e più orfana di prima, senza speranza in un futuro possibile.

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