Caro Menichini, quanta propaganda (quando è troppo è troppo)

Questo articolo è uscito su Europa del 26 aprile 2014

Caro direttore,
Sarà che è il 25 aprile, o più modestamente sarà che quando è troppo è troppo: e il tuo editoriale di ieri, semplicemente, è troppo. Un politico può fare tutta la propaganda che vuole, ma un giornalista non può avallare e trasmettere ai suoi lettori l’idea che sia in corso uno scontro tra sostenitori del senato non elettivo (cambiamento) e sostenitori del senato elettivo (mantenimento del bicameralismo perfetto, salvaguardia dello stipendio e di tutto lo status quo): semplicemente perché non è così. La proposta Chiti non difende il bicameralismo perfetto e neanche l’elezione diretta dei senatori alle elezioni politiche com’è oggi; riduce il numero dei parlamentari in maniera ancora più incisiva della proposta Boschi e differenzia le competenze tra le due camere. Ma non mi interessa, perché non saprei e non voglio dire se sia meglio adottare un altro testo o emendare quello del governo. Sono valutazioni che spettano ad altri, e che altri faranno con più competenza. Certo che dipingendo la questione come fai tu diventa facile poi dire che “laggente lo vuole”, non trovi? (A proposito: tu conosci Vannino Chiti come lo conosco io. Davvero riesci a scrivere restando serio che si tratta di un uomo che “cerca visibilità”? La mia ammirazione per te è già grande, ma nel caso ne sarebbe accresciuta). (Continua qui)

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